Sulla carta d’identità raggiungono a mala pena le trenta primavere, in tasca hanno pochi euro ma abbondano di entusiasmo e intraprendenza . L’Italia e l’Europa al “tavolo verde” del futuro economico nazionale e sovranazionale puntano tutto su di loro: sono i giovani imprenditori.

C’è chi si è appena laureato con il massimo dei voti, altri, nonostante la giovane età, provengono da esperienze lavorative importanti cha hanno fatto crescere in loro la voglia di fare il grande il salto: mettersi in proprio.  In comune hanno idee vincenti e la ricerca di finanziamenti e fondi che garantiscano un futuro ai loro progetti.

Sono i bandi, soprattutto regionali, lo strumento più ricercato: finanziamenti e fondi sottoforma di mutui agevolati o prestiti a fondo perduto.

Dati di Unioncamere alla mano, il buio della crisi sembra meno scuro per i giovani imprenditori: sono 135 mila i giovani che nel 2011 hanno deciso di avviare un’impresa. Complessivamente sono 700 mila le aziende “giovani” localizzate prevalentemente al Sud e nelle isole, dove si sono registrati 52.671 “fiocchi rosa”. Seguono il Nord-Ovest, il Centro e il Nord-Est. Roma è la città con il maggior numero di nuove iscrizioni al registro del’imprese seguita da Napoli e Milano.